Peter Eisenman

Perchè Eisenman è importante? Perchè pone il codice al centro del suo sistema di lavorare.

I primi anni Ottanta sono per Eisenman un momento di profonda crisi e di rigenerazione che lo porterý a dedicarsi con pi˜ impegno alla sua attivitý professionale. In questi anni nasce nel campo dell’architettura una grande questione, quella del Contesto. Nasce cioË la consapevolezza che la cittý non si puÚ pi˜ estendere all’infinito , che bisogna misurarsi con l’esistente e operarvi dentro.

Eisenman scopre del contesto tracce nascoste, stratificate nel tempo, seppellite ma da rivalorizzare. Nasce, nel suo metodo architettonico un nuovo strumento: il PALINSESTO che associa il sito all’idea di una carta, di un papiro sul quale Ë possibile cancellare e riscrivere all’infinito ma con una limitazione: non si riuscirý mai a cancellare completamente, rimarrý sempre qualche traccia di cui nel riscrivere bisognerý tener conto.

La tecnica del DISLOCAMENTO consiste nel far interagire tra loro sistemi divergenti del pensiero per allargare le possibilitý progettuali e percettive. Nel progetto per il Biocentro a Francoforte sul Meno del 1987 impiega un paradigma scientifico, il DNA che Ë una sequenza logica con infinite possibilitý di espansione e flessibilitý, e vede come esso interagisce con le numerose regole tecniche che richiede la progettazione di un centro di ricerca biologico (sistemi di sicurezza, di riscaldamento, di ventilazione per ridurre i rischi di contaminazioni o diffusione di odori, materiali tossici o altri agenti chimici).

La tecnica del BETWENN consiste nell’inserire il progetto tra fatti preesistenti Ë vedere cosa succede nei punti di contatto. Nel progetto del Wexner Center per l’universitý dell’Ohio invece di scegliere uno dei lotti liberi all’interno del campus decide di collocare l’edificio in un’area interstiziale tra gli edifici esistenti; esso consiste di due corridoi tridimensionali contenuti in elementi reticolari metallici che si intersecano e collegano la hall e l’auditorium esistenti con le nuove funzioni. Una parte della struttura metallica Ë allineata con la griglia stradale, l’altra con la griglia interna del campus; in questo modo il progetto realizza un legame fisico e simbolico tra cittý e campus.

la tecnica della VIBRAZIONE E DUPLICAZIONE si ricollega direttamente a quella utilizzata nei primi del Novecento da Balla e dai Futuristi per esprimere su tela la dinamicitý ed il movimento tramite duplicazioni e rotazioni ripetute di figure.
Nel progetto per la facoltý di Architettura di Cincinnati nell’Ohio all’edificio esistente, che si muove funzionalisticamente a zigzag sul terreno, viene aggiunta una struttura ad andamento ondulato (qui ritorna anche la tecnica del dislocamento) che contiene le nuove attrezzature e tra le due si crea un percorso ricco di variazioni. Entrambe le geometrie di base vengono duplicate e ruotate pi˜ volte creando un moto ondulatorio doppio (geometrico e ondulato), esse inoltre giocando con incastri sottrazioni ed intersezioni dettano la conformazione degli spazi. I movimenti di traslazione e duplicazione non solo si ripercuotono all’esterno ma soprattutto conformano l’interno.

Verso la fine degli anni Ottanta Eisenman comincia ad interessarsi anche alla GEOMETRIA BOOLEANA come fonte ispiratrice. Nel progetto per La Casa Guardiola (una piccola casa sul mare) del 1988 egli parte da una forma geometrica a L, e comincia a duplicarla e ruotarla nello spazio tridimensionale; si ricavano forme in negativo e positivo e attraverso le regole della geometria booleiana di volta in volta si decidono le sottrazioni o le intersezioni da operare. Ne deriva un meccanismo di oscillazione e movimento ispirato certamente dalla presenza del mare.